Arte e tradizione per una cultura di terra e di pace: NOAFEST – Novara di Sicilia
di Marta Cutugno
Novara di Sicilia (ME). Nel weekend appena trascorso si è svolta la prima edizione del NOA FEST, manifestazione della cultura della terra e della pace a Novara di Sicilia. Una due giorni in cui a predominare sono state essenzialmente tradizioni, arte e riflessione nella splendida cornice di Novara di Sicilia, uno dei borghi più belli d’Italia. A partire dalle otto del mattino, il raduno dei contadini e l’apertura del mercato contadino ha inaugurato le manifestazioni nello spirito vivo di quella dedizione nei riguardi del territorio che vuole a tutti i costi tornare a pulsare e propagarsi per non perdersi. Sabato 30 giugno sono state organizzate visite guidate a chiese e musei del luogo, un’escursione al riparo preistorico di Sperlinga a cura dell’archeologo Gino Sofia ed un laboratorio di ricamo tradizionale. Nel pomeriggio, inoltre, un incontro su “Biodiversità e semi antichi – La libertà dei semi” condotto da Marta Ragonese, endocrinologa e membro Slow Food con l’introduzione di Sabrina Patania, Presidenza Regionale BC Sicilia. Momento atteso, prima del tramonto, La Festa della Tosatura. Nella valle di San Marco, a circa 4 km dal borgo di Novara di Sicilia, il rito della tosatura ha attirato paesani, turisti ed i ragazzi dell’Associazione “Uniti per la valle di San Marco”. Alla dimostrazione ed alla prova pratica, è stato accostato uno studio tecno-funzionale-sperimentale intrapreso dalla Dott.ssa Maria Rosa Iovino, ricercatrice dell’Istituto italiano di Paleontologia Umana di Roma, per dimostrare la presenza/assenza di relazione tra la produzione laminare in ossidiana e la tosatura della lana, dal neolitico fino ai periodi protostorici. Inoltre, a cura della dot.ssa Iovino, sono in corso studi sui reperti recuperati nella frazione di San Basilio nel sito neolitico di Sperlinga. Immancabili le degustazioni di pietanze tipiche, preparazione di prodotti locali accompagnati da musiche e danze.
La domenica mattina, 1 luglio, dopo il raduno in Largo Bertolami, la partenza in direzione campi per la raccolta del grano. In tempo di mietitura, Novara di Sicilia ripropone le antiche usanze della tradizione contadina degli anni ‘50, quando la raccolta festeggiava l’arrivo della stagione estiva e si danzava e si cantava nei campi per ringraziare la terra dopo un lungo anno di fatica. Gioia e condivisione per tutti, per coloro che, lontani dall’età della giovinezza, vedono riproporsi le usanze di un passato che non c’è più ed anche per i più piccini verso i quali urge la responsabilità della trasmissione di identità e radici. Alla raccolta è seguita la preziosa installazione dell’artista Stello Quartarone, “I fiori racconteranno il nostro passaggio”, occasione di immersione artistica negli spazi naturali novaresi in cui l’arte del Maestro Quartarone ed i particolarissimi fiori di sua produzione, poi donati ai presenti, hanno raccontato di speranza, di memoria e culto della terra. Raccolta del grano che è festa e condivisone non poteva non includere la musica popolare delle nostre terre rappresentata, in questa occasione, dai cunti e dai canti eseguiti da Salvatore Fundarò e Alessandro Puglia che nel pomeriggio abbiamo ritrovato nel borgo per un nuovo gradito momento musicale.
fiori realizzati dall’artista Stello Quartarone
Di grande significato, l’installazione di Stello Quartarone dal titolo “I bambini del mondo amano giocare per la libertà”: due bambini, simbolo di purezza, uno di fronte all’altro ed un cerchio che dal bianco al nero presenta le due facce universali del bene e del male. Sensibilizzare all’accoglienza ed alla tolleranza, d’altronde, non è mai di troppo, ancor più nel momento storico che stiamo vivendo. Sentita la partecipazione di tutti, in particolar modo dei piccoli novaresi tutti vestiti di bianco che hanno partecipato attivamente con la recita di poesie e l’esposizione di lavori sul tema. La manifestazione si è chiusa con la visita al Mulino Giorginaro, un antico mulino ad acqua del Seicento. Nel pomeriggio di domenica, gli interventi del sindaco il dott. Girolamo Bertolami e del vicesindaco Salvatore Buemientrambi soffermatisi sulla necessità di tramandare il patrimonio culturale novarese alle nuove generazioni e sensibilizzarle alla riscoperta dell’antico e nuovo legame con il passato perché chi verrà dopo di noi possa averne pratica e testimonianza.
In foto Stello Quartarone
In foto Salvatore Fundarò e Alessandro Puglia
L’installazione di Stello Quartarone “I bambini del mondo amano giocare per la libertà”