Parterre : Giovanni Renzo Jazz Trio – Rehearsals
di Marta Cutugno
Parterre. Avevo avuto già modo di ascoltare il Giovanni Renzo Jazz Trio in concerto all’ARB a metà dicembre ed ho accolto immediatamente l’invito ad assistere alle prove. Trovo una postazione ritirata e scelgo di essere presenza discreta e trasparente, posso origliare di date, di programmi, di fraseggio, di possibili collaborazioni ed occasionali allargamenti di organico.
La location è luogo che sa di stelle e magia. È La Casa del Con, sede dell’associazione “Il Cantiere dell’InCanto” che dell’InCanto porta veramente tutto: ogni pietra, ogni nastro, ogni bacchetta racconta un passaggio, una storia, un respiro ed è strano, insolito come uno spazio così aperto, così grande possa starti stretto per quanto pregno ed affollato di significato.
Formazione storica del Jazz messinese, il Giovanni Renzo Jazz Trio nasce nel 1986, fondato da Renzo e da Pippo Mafali e Angelo Tripodo. Il debutto avviene al “IX Messina Jazz Meeting” e da allora innumerevoli sono stati i concerti e le prestigiose collaborazioni – con Gianluigi Trovesi, Paolo Fresu, Giulio Capiozzo, Bradley Wheeler, Faisal Taher. Il trio originario Renzo-Mafali-Tripodo ha aperto concerti di artisti di fama internazionale tra cui Chet Baker, A Tribute to John Coltrane (Elvin Jones, Mc Coy Tyner, Freddie Hubbard, Reggie Workman), Dave Holland, John Abercrombie, Jack DeJohnette, Hal Galper, Roberto Gatto, Danilo Rea. A distanza di alcuni anni dalla prematura scomparsa di Pippo Mafali nel 2011 e di Angelo Tripodo nel 2016, Giovanni Renzo ha deciso di ricostruire il trio per onorare la memoria dei due grandi artisti ed amici con i quali ha condiviso indimenticabili momenti e per lasciare che un percorso avviato più di trent’anni fa potesse riavviarsi e proseguire. Non è un caso che i musicisti individuati siano stati allievi l’uno di Mafali e l’altro di Tripodo, un segno non soltanto di continuità affettiva ma anche artistica, in quanto portatori del sentire tecnico ed intimo dei due grandi artisti ai quali Carteggi Letterari si riserva di dedicare prossimamente uno spazio in memoria.
Nel nuovo trio, all’esperienza ed alle sonorità raffinate di Giovanni Renzo si uniscono Antonino Magazzù al basso e Francesco Ghirlandaalla batteria.
Di Antonino Magazzù emergono subito padronanza melodico-armonica e ottima sensibilità nel sound dall’elegante portamento. In Francesco Ghirlanda, dalla musicalità importante al gusto per le sfumature, il drumming è marziale, ricercato, istintivo e puntualmente dirompente. Obiettivo del gruppo è andare avanti nella ricerca sonora e nella condivisione delle esperienze eclettiche dei tre: durante le prove, in un clima di assoluto e sereno confronto, si percepisce il piacere di fare musica insieme, di lavorare sul particolare ed individuare le giuste dinamiche, le versioni più adeguate, l’inserto dei solo, le intensità, i lirismi. Più di due ore di grande musica, sperimentazioni ed aggiustamenti su “Moon and sand”, “Solar”, “In love in vain”, “ Au privave”, “Blame it on my youth” e molti altri pezzi sostenuti ed affrontati in forma di studio. Un onore per me.
Per Giovanni Renzo – che ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico per la Musica al Teatro Vittorio Emanuele di Messina da luglio 2014 a gennaio 2017, realizzando produzioni liriche, sinfoniche e di danza, attualmente esperto per la Musica del Comune di Messina e membro dell’Assessorato Collettivo alla Cultura “Antonello”, esperienza, fino ad ora, unica su territorio nazionale – rimandiamo alla prima uscita della rubrica Parterre su Carteggi Letterari.
Antonino Magazzù – Studia dapprima chitarra classica, poi basso elettrico. Prosegue negli studi jazzistici di teoria e strumento da autodidatta e di arrangiamento per piccoli organici e big band con il maestro Giovanni Renzo. Nel 2001 registra l’album “Vinavill Store”, della band ska Vinavill per la Fonola Dischi. Nel 2006 frequenta i seminari estivi del Siena Jazz, sotto la guida di Furio Di Castri e Giovanni Maier. Nello stesso anno suona alla finale della rassegna per band emergenti Arezzo Wave come bassista del gruppo rock Entourage. Nel 2009 partecipa all’incisione del primo album dei Radiochimica e prende parte a diversi loro concerti – alcuni tra i tanti, quelli nello storico locale milanese “Le Scimmie” e al “Live Forum di Assago”. Ha suonato con: Pluriverso Trio (Angelo Tripodo, Cosimo Costantino), Outune Quartet (con Frank Martino e Giuseppe Risitano), Jazz in Time Trio (con Francesco Ghirlanda e Alfredo Restuccia).
Francesco Ghirlanda – Inizia a studiare batteria dai 14 anni sotto la guida del batterista e didatta Angelo Tripodo. Dapprima orientato prevalentemente alla musica pop/rock, dal 2006 si concentra e perfeziona principalmente sul jazz. Dal 2007 inizia un percorso di studi di teoria musicale e armonia con il pianista e compositore Giovanni Renzo. Da allora suona jazz in varie formazioni (da trio e quartetto standard a un progetto sperimentale con due batterie con il suo maestro Angelo Tripodo) e si esibisce con regolarità. Nel 2011consegue la Laurea di primo livello in Filosofia presso l’Università degli studi di Messina. Durante gli anni universitari partecipa ad alcuni seminari estivi: “Siena Jazz” (Siena, 2008), “Summer Jazz Workshop” (Amsterdam, 2009) e “Nuoro Jazz” (Nuoro, 2010). Dal 2013 prosegue gli studi batteristici frequentando il triennio in batteria jazz presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, città in cui prende parte a concerti di formazioni di giovani jazzisti del Conservatorio (esibendosi anche a “Mito Settembre Musica” e all’Expo. Ad aprile 2015 collabora con l’Orchestra del Vittorio Emanuele di Messina per l’Omaggio a Giorgio Gaber di Enzo Iacchetti. Dal 2015 prosegue la sua formazione e il perfezionamento sotto la guida del celebre batterista e didatta Bruce Beker.