ÓBLÒ | personale – Casa Peloro, Messina
ÓBLÒ, piccola grande finestra per la mia immaginazione. Un affaccio, uno sguardo in bilico da un luogo protetto verso un mondo altro. La predilezione per il tondo ha incontrato quell’idea di salto nel vuoto, un balzo visivo all’altrove che mi ha sempre suggerito la forma circolare, perfetta, chiusa, finita. Nel colore, l’amore per l’elemento acqua che risponde al richiamo dei miei luoghi ma, allo stesso tempo, il desiderio di lasciare a chi osserva la libertà di scoprire e di scoprirsi, che sia mare, cielo o spazio infinito. Ad accompagnare le tele, versi poetici di autori diversi. Un conforto che sento necessario, parole che mi tengono per mano mentre guardo alla Vita attraverso ciascuno dei miei ÓBLÒ.
Vernissage 27 agosto – in mostra presso Casa Peloro ART dal 27 agosto al 2 settembre 2019
Presentazione di Corrado Speziale
ÓBLÒ è un punto d’osservazione attraverso il pensiero libero. La simmetria degli accenti, con la trasfigurazione ortografica del termine, ne prefigura i contenuti. Cosa si osserva da un ÓBLÒ? Un alternarsi di immagini, in un gioco circolare di sinuosità e movimenti in armonia. Un abbraccio di forme. L’ÓBLÒ è trasparente e fedele agli stati d’animo dell’artista che incontrano quelli del visitatore: gentilezza e personalità, insieme, nel disegno di un istante. Sensazioni tradotte in arte a tecnica mista, percepibili finanche al tatto, immortalate e irripetibili. ÓBLÒ è significativo di circolazione di luce, di visioni, attenzione di sguardi sul fluire di forme e colori che aprono all’immaginazione. È il carattere dell’artista riflesso su tele che incorporano tratti avvolgenti, leggeri, mutevoli nello spazio e nel tempo. È un passaggio dell’osservatore nel traguardare ciò che affascina e fa sognare. 15 tele circolari, del diametro di 30, 50 e 70 centimetri, che trasmettono energia in un girovagare d’emozioni. Marta Cutugno esercita l’arte con immediatezza, sensibilità, gusto e sentimento. Insegnante, musicista, giornalista culturale, critico musicale e teatrale, amante della poesia, l’autrice è alla sua seconda personale dopo MAD’AMA dello scorso anno. Per lei, dunque, nel campo dell’arte figurativa, si tratta di un ritorno sulla scena, una conferma, oltre l’ordinario, di quanto costruito nell’ambito dei suoi interessi: un dialogo costante tra varie discipline coltivate con passione, ricerca e creatività. Così, attraverso ÓBLÒ appare il volto socializzante dell’arte, la voglia di incontrare, di comunicare. Dopodiché, se l’arte stessa ritrova la propria essenza in un luogo in sé suggestivo, identificabile come fonte d’ispirazione, acquista valore. Capo Peloro è quello splendido lembo di terra che fa da sponda ad un mare di sentimenti, luogo di miti e leggende: lo Stretto di Messina. L’artista, attraverso la sua mano e il suo sentire, rivela le percezioni del luogo, della storia che lo contraddistingue, regalando alla sua terra visioni nuove, profondità e vigore. Ed ecco, dunque, l’oblò come quel cerchio vitale che mette in contatto il navigante con il mondo e il mare che lo circonda, lungo una rotta che segna inevitabilmente lo scorrere della vita. Il candore del bianco, con i suoi misteri, si staglia e talvolta accompagna la profondità del blu. In mezzo, l’armonia ed i sensazionali movimenti delle variegate sfumature che si incrociano a forme riconducibili all’habitat marino, tra realtà e mito, ad elementi stilizzati o floreali, che attendono sulla terraferma. Visioni in cui appaiono e contestualmente si realizzano paesaggi lunari, spaziali, tutti contaminati da mille riflessi. Emozioni figurate: è un magnifico navigare per mare e per cielo dentro un universo circolare. Dall’ÓBLÒ appare la schiuma che travalica l’onda, i gorghi, la forza degli opposti all’insegna dell’unione e della reciprocità. Si rivelano scorci d’infinito in un viaggio immaginario denso di sensazioni tra elementi cosmici dalle molteplici sfumature. È energia che si trasforma in materia d’arte in un mare e in uno spazio d’accoglienza e d’amicizia.
rassegna stampa
SCOMUNICANDO 31-08-2019 ARTE A MESSINA – ÓBLÒ. Visioni e suggestioni dalla “finestra circolare” di Marta Cutugno – di Corrado Speziale
TEMPOSTRETTO 25/08/2019 Casa Peloro ART // Marta Cutugno