30 anni di Visioni Private – Special Event al Taormina Film Fest 2020
di Marta Cutugno
Visioni Private trent’anni dopo. Nell’ambito della 65esima edizione del Taormina Film Fest, come Special Event in programmazione, è stato celebrato il trentesimo anniversario di Visioni Private e, giovedì 4 luglio al Palacongressi, il pubblico del Festival ha potuto fruire della proiezione del film scritto e diretto da Ninni Bruschetta, Francesco Calogero e Donald Ranvaud. Presenti i registi Calogero e Bruschetta insieme a Maurizio Puglisi, Antonio Alveario, Maurizio Marchetti, Giovanni Renzo, Gigi Spedale, Christian Bisceglia, Franco Cicero, Ninni Panzera. Un momento di festa ma anche di intensa commozione condiviso con tanti amici ed il pubblico in sala per la ricorrenza legata alla realizzazione della pellicola che segnò un punto di snodo storico nella costituzione della Compagnia Nutrimenti Terrestri: “Non dimentico – ha fatto presente Maurizio Puglisi – che grazie a questo film è stata fondata giuridicamente Nutrimenti Terrestri, per la necessità di assumere una forma giuridica e poter produrre il film”.
“Visioni Private conferma la feconda e suggestiva creatività della più giovane generazione di autori italiani” scriveva Josè de Matos Cruzsul “Diário de Notícias” (giugno 1990). Era il 1988 quando i giovani Ninni Bruschetta, Francesco Calogero e Donald Ranvaud – rispettivamente 27, 32 e 36 anni – partivano dalla gratuita disponibilità di pellicola e macchina da presa per realizzare un corto, diventato poi film grazie ad un contributo Rai. Lo racconta Francesco Calogero subito dopo la proiezione: “Abbiamo trovato una macchina da presa gratis, della pellicola gratis ed abbiamo iniziato, a budget zero, a girare questo film sfruttando gli ospiti del Festival, girando scene slegate senza sceneggiatura, senza nulla, improvvisando, cinque sei scene forse, qualcosa di più“. Il montaggio di questo primo girato venne effettuato da alcuni amici della Cineteca di Bologna ed il corto ottenne un finanziamento da Rai Cinema per essere così completato, riconvocando a Taormina tutti gli attori dell’epoca. Continua simpaticamente Calogero: “Naturalmente non è questo il modo migliore per fare un film, i film prima di scrivono, poi si producono e poi si girano. Noi, invece, prima lo abbiamo girato, poi lo abbiamo prodotto e poi lo abbiamo scritto”. “Un divertissement a 16 mm“, come lo definì Antonio Maraldi su “Il Resto del Carlino (agosto 1990).
Al termine della proiezione al Palacongressi taorminese, abbiamo scorto molti volti visibilmente commossi ed un sicuro, silenzioso pensiero rivolto agli amici artisti protagonisti nel film e passati a miglior vita, all’amico e regista Donald Ranvaud ed all’indimenticato attore, artista e poeta Antonio Caldarella. “È stata una cosa veramente incredibile” afferma, estremamente commosso, Ninni Bruschetta “ed a rivederlo dopo trent’anni mi è sembrato un piccolo capolavoro“. Bruschetta si è soffermato sul progetto-film sottolineando l’amore di Calogero per il cinema, ricordando la grande cura dedicata al completamento della pellicola, un bel punto di partenza per le loro carriere artistiche: “c’è stata un’attenzione certosina nel far quadrare tutti i passaggi e da lì poi abbiamo fatto questo mestiere che è il mestiere più bello del mondo“.
La distribuzione nei cinema italiani partì nel 1989 e raccolse l’ampio consenso del pubblico e della critica di settore. Protagonisti, la bellissima Jessica Forde che interpreta l’attrice Virginia De Winter, Patrick Bauchau nei panni del suo fidanzato e Peter Berling nel ruolo del losco produttore Petronius. A Visioni Private, prestarono i loro volti anche gli autori e registi Bruschetta, Calogero e Ranvaud insieme agli attori Maurizio Puglisi, Antonio Alveario, Tatti Sanguinetti, Lella Costa, Maurizio Marchetti, Antonio Caldarella, Nathalie Roche, Giovanni Moschella, Francesca Tardella, Sandro Anastasi, Roberto De Francesco, Mario Venuti e con la partecipazione straordinaria di Cyd Charisse, Bob Swaim e Chris Sievernich. Con Christian Bisceglia, assistente alla regia, Giovanni Renzo autore delle musiche, Gigi Spedale alla cura del suono, Angelo Strano per la Fotografia, Davide Azzigana al montaggio, Antonella Verzera per i costumi e Roberta Macrì e Rossana Marchese per le scenografie.
Kevin Thomas scrisse sul Los Angeles Times: “Chiunque abbia mai preso parte ad un festival del cinema non potrà trattenere sorrisi e sogghigni riconoscendosi nello sguardo acuto e malizioso della commedia italiana Visioni Private“. Un lungometraggio che, quadro dopo quadro, restituisce uno spaccato di storia sul rinomato festival e sul cinema di trent’anni fa, con le sue ingombranti pellicole lontane dagli odierni micro supporti digitali e con un entusiasmo diverso, immediato e contagioso. “La cosa che ricordo nella lavorazione del film è l’entusiasmo – racconta Antonio Alveario – Qualche anno prima avevamo girato “La gentilezza del tocco”, erano anni di grande fermento culturale, anni formidabili“. Non manca nulla a Visioni Private: la leggerezza della comicità, una giusta dose di giallo tanto da farci scappare il morto, l’ironia spensierata di una ben organizzata sceneggiatura ed anche la sana tenerezza data la giovanissima età di molti degli interpreti. Non nasconde emozione, Maurizio Marchetti: “emozionante, bello, stupefacente vederlo dopo trent’anni com’era ieri e come non è più oggi“. “Un bel tuffo nel passato” lo definisce Puglisi che insieme a Giovanni Renzo ricorda il viaggio in treno con Antonio Caldarella per raggiungere il Festival del Cinema di Torino. “La mia prima colonna sonora per il cinema – afferma Renzo – un bellissimo ricordo”. Anche Francesco Calogero ricorda con soddisfazione la partecipazione al Festival torinese : “Eravamo già stati a Torino con “La gentilezza del tocco” ed era stato un grande successo ma per Visioni Private, la sala era piena, ci siamo messi in fondo e, a sentire le risate del pubblico, ci davamo le pacche sulle spalle … è bellissimo far ridere il pubblico”.